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Cervino Cyling Marathon 2013

(lunghezza 144 km, dislivello 3.600 mt, analisi del percorso )

Si viaggia in Valle d'Aosta per questa terza corsa del 2013; viaggio tranquillissimo e veloce visto che dalla nuova casa temporanea causa di lavoro si fa presto a raggiungre Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria. La corsa è l’ultima prova della coppia Piemonte e alla fine i finisher, tra i due tracciati saranno poco di più di 1.200. Presenza massiccia del team Maggi a monopolizzare i primi posti delle graduatorie sia del lungo che del medio. Le concomitanti Maratona Dolomiti, Straducale e Carnia Classic, tutte gare dalle caratteristiche simili per dislivello ed impegno richiesto, hanno separato il potenziale dei partecipanti. Ho deciso per questa manifestazione principalmente per motivi di vicinanza; sulla Maratona delle Dolomiti ho steso la croce tombale (troppo costosa, eccessivamente affollata e con una gestione griglie cervellotica), Straducale già fatta in due occasioni e comunque troppo distante dal mio attuale domicilio e Carnia Classic che oltre ad essere troppo lontana ha un tratto di sterrato (la panoramica delle vette che si vede sul Crostis) che non mi ispira per niente. Partenza ed arrivo dai 2000 metri di Cervinia ai piedi del Monte Cervino,  imbiancato per l’occasione.Ritiro pacchi gara il sabato pomeriggio sotto una pioggia fastidiosa e temperature degne dell’altitudine; la domenica però il tempo è buono e c’è il sole. A Cervinia ai nastri di partenza siamo poco sotto i 10 gradi; si parte alle 9 coi  primi 20 km in discesa ad andatura limitata fino ad Antey dove inizia la prima salita di giornata, 9 km di Col St. Pantaleon al 6.5% poi una veloce e tecnica discesa in valle prima di affrontare la seconda salita di giornata.Prima parte di salita fatta cercando di districarmi e svicolare dalla massa di concorrenti, sensazioni buone per scollinare agganciando un gruppetto nutrito. Nella discesa perdo le ruote di questo gruppo e mi trovo a farmi gran parte del fondovalle che porta alla seconda salita da solo. La deviazione dei percorsi intorno al km 55 non aiuta anche se intorno al 60° km un gruppone da dietro mi riprende; tempo di tirare un po’ il fiato stando in scia che inizia la seconda salita; qui non c’è tempo da perdere e inizio a salire del mio passo per quella che secondo l’altimetria dovrebbe essere una salita di quasi 15 km. Tutto bene comunque e nonostante la “delusione” per una salita più corta recupero un po’ di posizioni e trovo a fine salita un concorrente che in discesa disegna buone traiettorie permettendoci di rientrare su 4 concorrenti. Dal 90 al 120 km è un susseguirsi di tratti in valle con cambi di ritmo e strappetti che non risaltano dall’altimetria. Nel gruppo c’è poca collaborazione. Io e l’altro discesista cerchiamo di spronare gli altri a collaborare; recuperiamo altri due concorrenti spaiati, probabilmente saltati sugli strappetti e poi finalmente si arriva a Chatillon dove inizia l’ultima salita; non è il caso di fare tattica, qui c’è da sparare tutto e cercare di recuperare quante più posizioni. Tutto bene nei primi 22 km di salita dove il ritmo è buono, poi un po’ di flessione negli ultimi km anche perché ho finito acqua e rifornimenti; in ogni caso recupero posizioni fino alla fine riuscendo a cogliere un buon piazzamento sia nell’assoluta del percorso lungo  (13°) che nella categoria (2° nella M2). Il 7° tempo sulla salita finale testimonia una buona distribuzione dello sforzo nonostante i problemi tattici in discesa che mi hanno penalizzato nella prima parte ed un andatura non sempre ottimale nel tratto in valle prima dell’ultima salita.

144 km, 13° class percorso lungo. Classifica
5h04:23, 28,4 km/h